Territorio ed enografia
Il territorio della
Liguria ha la forma di un arco che si estende tra la Toscana
ed il confine francese, ed e' stretto tra il mare ed i monti
immediatamente a ridosso regalando alla regione la tipica
varieta' di vegetazione e clima che conosciamo.
Infatti nella zona costiera
troviamo, i pini marittimi, le agavi, le palme ed il meraviglioso
Promontorio di Portofino, mentre le zone collinari sono
ricoperte dai boschi di castagni e faggi, fino ad arrivare
alle zone montane con pini, abeti e larici.
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a cura di Paolo Lippi |
E' proprio la zona collinare,
quella dell' immediato entroterra, la piu' tipica della Liguria,
ricoperta dagli olivi e dalla vite; dove il paesaggio e' movimentato
dalle fasce, le tipiche terrazze coltivabili.
La Liguria quindi, grazie alla
sua posizione geografica ed al suo clima mite, ha una buona tradizione
vitivinicola dovuta soprattutto all' influenza del mare che, oltre
a caratterizzare decisamente la sua produzione vinicola, la favorisce,
sia nel turismo, che nella commercializzazione dei suoi vini.
Dal ritrovamento di alcuni antichi
documenti si e' potuto affermare con certezza l'esistenza e la coltivazione
della vite gia' durante l'Impero romano. Coltivazione che venne
incrementata decisamente durante tutto il Medio Evo, periodo nel
quale la vite si diffuse in tutta la regione. Ma gia' allora vi
erano due aree significative per la qualita' della produzione: la
zona intorno a La spezia, le conosciutissime cinque Terre, e la
riviera di Ponente.
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I
vini liguri piu' conosciuti sono, nel Levante, il Cinque
Terre ed il famossissimo Sciacchetrà, oramai
rarissimo, mentre nel Ponente i piu' famosi e rinomati vini
sono il Rossese di Dolceacqua, il Rossese della
Riviera di ponente e l' Ormeasco, per i rossi,
il Vermentino, il Pigato ed il Lumassina
(o Mataòssu), per i bianchi.
La produzione Ligure di vino,
comunque, non e' fatta di grandi quantitativi, in quanto i vigneti
sono disposti sulle tipiche fasce a terrazze sostenute
dai caratteristici muretti in pietra che dalle colline scendono
lentamente e gradatamente fino al mare; disposizione che, anche
se bella da vedere, rende assai difficile la raccolta delle uve,
ma che dona ai vigneti le tipiche caratteristiche organolettiche
dei vini liguri.
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Entriamo ora nel dettaglio con
una breve descrizione dei principali vini di Liguria.
Merita un discorso a parte lo
Sciacchetrà, ormai difficilmente reperibile data la limitata
produzione. Viene prodotto nell' intero territorio delle Cinque
Terre e si sviluppa sulle tipiche fasce terrazzate.
E' composto da tre vitigni: Bosco per il 60%, Vermentino ed Albarola,
per il rimanente 40%. Se ne producono due tipi : secco e passito.
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La versione
secca
si ottiene utilizzando la fermentazione malolattica e la barrique;
ha colore giallo paglierino carico, con profumi marini e note aromatiche
che sprigionano sensazioni di freschezza.
La versione
passita,
data la bassissima resa per ettaro, che e' di soli 25 quintali;
necessita di una scrupolosa lavorazione in cantina e di un lento
affinamento in bottiglia. Si ottiene, pero', un vino che, nelle
migliori annate, regge il confronto con i migliori passiti in commercio.
Alla degustazione si presenta
di colore giallo ambrato, intenso con una vasta gamma di profumi
che vanno dalla frutta secca all' albicocca, dal miele allo speziato;
morbido, dolce e sicuramente fine ed equilibrato.
Vini
rossi
Rossese di Dolceacqua
E' un vino di colore rosso rubino intenso che, in giovane
eta', puo' presentare alcuni riflessi violacei passando, dopo 3-4
anni, alla tonalita' granata.
E' fragrante e fruttato, persistente con profumo di rosa rossa,
sentore di fragolina di bosco; al gusto e' morbido, abbastanza caldo,
sapido, con un leggero retrogusto amarognolo.
Dopo alcuni anni i sapori tendono ad appiattirsi, ma la morbidezza
rimane.
Viene prodotto in purezza o con un 5 % di uve rosse non aromatiche,
si abbina molto bene con alcuni piatti regionali quali il coniglio
alle erbette o le verdure ripiene alla genovese, ma si accompagna
anche con anatra al forno al rossese, capretto in umido e formaggi
poco stagionati.
La sua temperatura di servizio e' di 18° C , ed il periodo
migliore per la sua degustazione e' quello che va fino al terzo
anno di vita, anche perche' un invecchiamento superiore e'concesso
solo al Dolceacqua Superiore che puo' essere immesso sul mercato
solo dopo il 1° Novembre dell' anno successivo alla vendemmia.
Rossese della Riviera di Ponente
Ha colore rosso rubino chiaro, quasi scarico, profumi intensi
e persistenti come la rosa rossa ed i frutti di bosco, con predominanza
del lampone, da giovane presenta una certa vinosita', di sapore
secco, caldo, discretamente sapido ma decisamente morbido; come
il R. di Dolceacqua presenta un retrogusto leggermente amarognolo.
Viene prodotto con uve dell' omonimo vitigno con un 5% di altre
uve rosse non aromatiche provenienti dalle province liguri; si abbina
con i tipici ravioli alla genovese, trenette al ragout di carne
( il famoso toccu genovese), ma e' anche indicato con
la tipica cima alla genovese e con altri tipici piatti della cucina
ligure e nazionale.
Va servito alla temperatura di 16 17° C ed e' preferibile
consumarlo in uno o due anni.
Ormeasco
Di colore rosso rubino intenso con unghia violacea che, con
il tempo tende a diventare granata; fine, persistente ed abbastanza
intenso dai profumi di viola, sentore di ciliegia matura, con l'invecchiamento
marasca; alla gustativa e' secco, caldo, di buona morbidezza, tannico
da giovane, poi tende a smorzare la propria tannicita', con retrogusto
amandorlato, vino decisamente di corpo.
Le uve utilizzate sono quelle dell' omonimo vitigno, Ormeasco (sinonimo
di dolcetto) per un 95%, mentre per il rimanente 5% vengono utilizzate
uve a bacca rossa della provincia di Imperia;
si abbina con un piatto di polenta e salsiccia, coniglio in umido
alla ligure (con olive e pinoli), porcini alla foglia e con formaggi
teneri e giovani.
Va servito a 16-17° C che possono arrivare a 18-19° se
invecchiato due o tre anni dove, peraltro, da la massima suddisfazione.
Vini
bianchi
Pigato della riviera di Ponente
Presenta un colore paglierino scarico e, dopo il primo anno
tende ad avere un' unghia giallo dorato; alla olfattiva si presenta
fruttato, persistente ed abbastanza intenso, grazie ai profumi di
pesca matura, alla nota di miele ed ad un leggero sentore tipico
dei profumi del bosco; secco, morbido ed abbastanza caldo, persistente
al gusto e di buona sapidita'.
Viene prodotto con uve Pigato in purezza e si accompagna con i ravioli
di magro con condimento di burro e salvia, branzino al forno con
olio di Imperia, e con altri piatti della nostra cucina mediterranea.
Va servito fresco, a 10-11° C, ed e' consigliabile consumarlo
entro uno, massimo due anni.
Vermentino della riviera di Ponente
E' un bianco secco, forse il piu' conosciuto vino ligure; nel
bicchiere si presenta di colore giallo paglierino, abbastanza persistente,
dai profumi intensi di fiori di campo ed erbacei, con una nota di
pesca gialla; secco, decisamente ma delicatamente morbido, di buona
freschezza e sapidita', a volte un pochino caldo ma, comunque, di
corpo.
Viene prodotto principalmente nelle province di Imperia e Savona
con uve dell' omonimo vitigno, conosciuto anche con i nomi di Malvasia
Grossa, Carbesso o Carbess.
I suoi abbinamenti piu' indicati sono quelli con gli antipasti di
mare, pesce di lisca al forno (branzino, orata, pagaro), polpo con
le patate, con i tipici pansotti con salsa di noci, e con altri
piatti tipici della cicina Italiana ed internazionale.
Va servito ad una temperatura di 10-11° C e, preferibilmente,
nel primo anno di vita.
Mataòssu (Lumassina)
E' un vino dal colore giallo paglierino, secco, con buona persistenza
e dai sapori fragranti e leggeri di fiori bianchi di campo, profumi
di susina gialla, al gusto si presenta intenso e persistente, di
buona morbidezza e sapidita', abbastanza equilibrato, con una leggera
nota asprigna.
Il Lumassina e' un vitigno che viene prodotto in un' area abbastanza
circoscritta, tra l'entroterra di Noli e di Varigotti, dove viene
battezzato con il nome di Mataòssu.
acerbina e' il significato del nome di questo tipico
vitigno;
gli abbinamenti consigliati sono il tipico branzino, o spigola,
alla ligure, con olive taggiasche e patate, ma anche la fragrante
frittura di paranza del golfo savonese.
Viene servito fresco, alla temperatura di 10-11° C, e va degustato
nei suoi primi due anni di vita.